Se hai in programma una vacanza a Napoli nel mese di settembre, ti consiglio di non perderti la festa di San Gennaro, la celebrazione dedicata al patrono della città, che si svolge ogni anno il 19 settembre e che coinvolge tutto il centro storico.
Questa celebrazione rappresenta un momento di grande importanza per i napoletani, poiché si narra che dall’esito della liquefazione del sangue dipendano le sorti della città, e richiama visitatori da tutto il mondo.
Rappresenta un’occasione unica per immergersi nella cultura e nella tradizione di Napoli. Oltre al suo significato religioso, l’evento offre l’opportunità di esplorare la città, gustare la sua cucina famosa in tutto il mondo e vivere momenti di autentica devozione.

Il Significato della Festa di San Gennaro
La Festa di San Gennaro è dedicata al patrono di Napoli, San Gennaro, un vescovo del terzo secolo. La leggenda narra che il sangue del santo, conservato in due ampolline, si liquefaccia miracolosamente durante la festa. Questo evento è considerato un segno di protezione e benedizione per la città e i suoi abitanti.
Se il sangue di San Gennaro non si liquefà durante la Festa, può generare una certa preoccupazione e ansia tra i fedeli presenti. Tradizionalmente, la liquefazione del sangue di San Gennaro viene considerata un presagio positivo e un segno di protezione per la città di Napoli. Quando il miracolo non avviene, alcune persone possono interpretarlo come un possibile segno di sventura o difficoltà future.
Tuttavia, è importante sottolineare che l’evento della liquefazione del sangue è considerato un miracolo e non può essere previsto o garantito. Ci sono stati casi nella storia in cui il sangue non si è liquefatto durante la Festa di San Gennaro, senza che si siano verificate conseguenze negative per la città o per i suoi abitanti.
I religiosi e i devoti interpretano il fenomeno in diversi modi. Alcuni credono che ci possano essere ragioni spirituali o divine dietro la mancata liquefazione, come una richiesta di maggiore fede o un avvertimento per migliorare le condizioni spirituali e morali. Altri vedono il non liquefacimento come un evento naturale, attribuendo fattori scientifici o fisici al fenomeno.
In ogni caso, la mancata liquefazione del sangue non influenza l’importanza e la rilevanza della Festa di San Gennaro per la città di Napoli. La festa continua ad avere un significato profondo per i napoletani, che si riuniscono per celebrare il loro patrono e mantenere viva la tradizione e la devozione che li lega a San Gennaro.
Lo Svolgimento della Festa
La Festa di San Gennaro inizia con una solenne processione che si snoda per le vie di Napoli. Il busto argenteo del santo, portato a spalla dai fedeli, viene accompagnato da rappresentanti religiosi e civili in un clima di devozione e gioia. Durante la processione, che coinvolge i quartieri più antichi della città, si possono ammirare spettacolari esempi di arte sacra e folklore tradizionale.

Il momento culminante della festa avviene nella Cappella del Tesoro di San Gennaro, all’interno della Cattedrale di Napoli. Qui, le due ampolline contenenti il sangue del santo vengono esposte al pubblico, in attesa del miracolo della liquefazione. I fedeli attendono con trepidazione l’evento, mentre un sacerdote pronuncia preghiere e inni.

L’intervista a un napoletano doc
Per saperne di più su questo evento, abbiamo chiesto aiuto a Raffaele de Lucia, direttore di Napoli Village, quotidiano online della città di Napoli, che prende parte ogni anno alla festa ormai da diversi anni.
A. Raffaele, ci riassumeresti in poche parole qual è la storia di San Gennaro?
R. Bisogna prima dire che il suo vero nome non è Gennaro, ma molto probabilmente è Procolo o Publio Fausto Gennario. Gennaro non è altro che il suo cognome. Nello specifico San Gennaro è stato un martire, ovvero un uomo che è morto perché non ha mai voluto rinunciare alla sua fede Cristiana. Il culto legato alla sua figura si diffonde fin dal V secolo d.C.
A. Qual è la spiegazione del suo miracolo?
R. È sbagliato parlare di miracolo, perché quello che accade nella città partenopea è definito prodigio. Il miracolo può provenire soltanto da Dio, mentre il prodigio può essere: di natura divina, di natura angelica o di un santo prodigioso e in questo caso appartenente al Santo Patrono della città di Napoli. Anche la Chiesa, infatti, non lo riconosce ufficialmente come miracolo bensì la ritiene scientificamente inspiegabile e approva la venerazione che viene dal popolo.
A. Ci racconti qualche curiosità meno conosciuta su San Gennaro?
R. Tante sono le curiosità che appartengono al Santo Patrono, a partire dal nome al luogo effettivo di nascita. Ma una in particolare coglie di sorpresa i napoletani e i turisti che vanno a visitare il Museo del Tesoro di San Gennaro situato in Via Duomo a Napoli. All’interno, sono presenti diversi oggetti appartenuti al Santo. Uno fra tutti, lo si può andare a ricercare nella corona ma anche nel cornetto rosso, figura tipica napoletana. Si narra che quando San Gennaro venne decapitato a Pozzuoli, gli venne amputato il pollice. E da quel momento nasce il cornetto napoletano, ormai noto portafortuna in tutto il mondo.
A. Quando e come si svolge la festa di San Gennaro?
R. I prodigi che appartengono a San Gennaro sono tre: a maggio, il primo sabato del mese; il 19 settembre, giorno del patrono della città, quando la città di Napoli si veste a festa e i fedeli partecipano attivamente e con gioia alla liquefazione e infine, il 16 dicembre poiché nel lontano 1631 durante l’eruzione del Vesuvio venne trasportato il mezzo busto del Santo al di sotto della lava per farla fermare e da allora si celebra anche questa data, facendo ripetere il prodigio di anno in anno.

A. Parlaci del rapporto che ha la città di Napoli con il suo patrono
R. I napoletani hanno un rapporto particolare con il Santo. Lo vedono come il protettore della città, visto che l’ha salvata da pestilenze ed eruzioni.
A. Hai qualche consiglio da dare a chi voglia assistere alla festa?
R. Consiglio vivamente a tutti di venire ad assistere alla festa e alla celebrazione del prodigio. È un momento di grande fede e commozione. Vale la pena visitare Napoli durante la celebrazione del 19 settembre ma non solo, perché la città partenopea ha tanto da dare e soprattutto da far scoprire.
Ringraziamo Raffaele per la disponibilità.
Consigli pratici per godersi la festa di San Gennaro:
- Pianifica in anticipo: la Festa di San Gennaro attira un grande numero di visitatori, quindi è consigliabile organizzare il viaggio con anticipo. Prenota voli e alloggi almeno un mese prima per garantirti la disponibilità desiderata.
- Esplora Napoli: approfitta della tua visita per scoprire la bellezza e la storia di Napoli. Visita il centro storico, patrimonio UNESCO, assaggia la famosa pizza napoletana e ammira gli affascinanti tesori artistici e architettonici che la città offre.

- Assisti alla messa solenne: partecipa alla messa solenne nella Cattedrale di Napoli, durante la quale vengono esposte le ampolline contenenti il sangue di San Gennaro. Questo momento è carico di significato e spiritualità.
- Partecipa alla processione: unisciti alla processione che parte dal Duomo di Napoli per vivere appieno l’atmosfera unica della festa. Indossa abbigliamento comodo e rispetta le tradizioni locali.
Dove Dormire a Napoli
Napoli offre una vasta gamma di opzioni di alloggio per soddisfare tutte le esigenze. Se desideri immergerti completamente nell’atmosfera della festa, ti consiglio di cercare alloggi nelle vicinanze del centro storico o nei quartieri Spagnoli, pieni di bed and breakfast e Boutique Hotel a conduzione familiare e non.

In questo modo sarai in pieno centro, avrai i principali monumenti a pochi metri di distanza e potrai visitare la città a piedi. Se cerchi invece degli hotel più di lusso, spostati sul lungomare, troverai hotel eleganti, boutique hotel e anche soluzioni più economiche come bed and breakfast e appartamenti in affitto.
E se oltre a Napoli vuoi visitare altre splendide località campane, leggi anche i miei articoli sulla Costiera Amalfitana, gli scavi di Pompei e il mare nei dintorni di Napoli.