A pochi passi dal Teatro Politeama, al centro di Palermo, da pochi mesi hanno aperto tantissimi posti dove mangiare qualcosa di diverso dall’ottima cucina siciliana. Se si trascorre un po’ più di tempo in città o si vuole provare altro c’è il “food block”, un quadrilatero ricco di locali compreso tra via Libertà, via Isidoro La Lumia, via Archimede e piazza Ruggero Settimo.
Nelle mie esperienze di viaggio ho imparato una regola semplice ma efficace: se davanti ai ristoranti c’è un “buttadentro” che ti invita a sederti e mangiare il ristorante è “turistico”. A volte si mangia bene ma i prezzi sono medio-alti e le ricette a volte adattate a un gusto internazionale. Non sconsiglio esperienze di questo genere, invece voglio parlare della varietà di scelta che offre il centro di Palermo da qualche tempo a questa parte, anche con alcune particolarità molto interessanti.
Cominciamo con La Pesceria, all’angolo tra via Isidoro La Lumia e via Quintino Sella. Questo posto è un mix tra una pescheria e un ristorante nato dalla passione di Lollo Cracolici e della sua famiglia. Lollo voleva condividere con gli amici e altri ciò che pescava e ha aperto questo locale dove non c’è un menu fisso: ciò che si pesca viene proposto a chi arriva e mangiato in tavolini sul marciapiede, approfittando del clima mite tutto l’anno a Palermo. Il pesce è fresco e buonissimo. Ho mangiato di recente una pasta con la bottarga di tonno e le vongole che non dimenticherò facilmente.
Poco distante, in via La Lumia 15/17, c’è Zangaloro Meat Factory. Gli Zangaloro sono dei “carnezzieri” storici di Palermo e da un po’ hanno creato un format di fast food con prodotti locali. L’interno del locale richiama una macelleria, con piastrelle bianche alle pareti e tavoli in legno. Qui si possono mangiare dei buonissimi hamburger come quelli che imperversano da alcuni anni a Milano ma con un tocco locale, sia di carne che di pollo. Si può anche variare con l’Angus. Il più tipico è lo Zangaburger doppio di carne bovina italiana con formaggio cheddar, pomodoro, cetrioli, cipolla rossa e salsa barbecue. Le patatine sono tagliate a mano e lontanissime da quelle dei fast food american style. Ci sono anche piatti alla griglia e insalate. Ho verificato personalmente che sia meglio non andare nelle ore di punta, a volte l’attesa può essere lunga.
Ancora a seguire in via La Lumia 11/A c’è Se Magna che sforna quadretti di pizza in svariate farciture nel tradizionale taglio alla romana e con vendita al peso. In città non ci sono molte pizzerie alla romana e questo locale aperto da aprile ha subito conquistato diversi avventori. A ora di pranzo è frequentata anche da chi lavora negli uffici del centro e non è raro potere scambiare due chiacchiere. Ho provato la pizza con ricotta al pistacchio, melanzana e pancetta ma ci sono diverse particolarità, ad esempio gamberetti e arancia, patate e tartufo e per i golosi anche la pizza con Nutella.
Poco distante, in via Quintino Sella, 65 c’è Caligola cucina romana. A Roma ho mangiato spesso fiore di zucca, Cacio e pepe e Gricia e più volte mi sono ritrovato con un certo languorino e voglie insaziabili di cucina romana. Da qualche anno è possibile risolvere certi “problemi“ grazie a questo ristorante che ha anche un’atmosfera gradevole, con dei muri che ricordano vagamente le domus. Non bisogna dimenticare di dare un’occhiata al menu del giorno che spesso riserva piacevoli sorprese come la “Salciccia e Cicoria“.
Non solo arancine e pasta con le sarde quindi, in una Palermo per tutti i gusti!