L’Etna ha prodotto numerose eruzioni, tra cui una che ha distrutto parte di Catania, città portuale sulla costa orientale della Sicilia. Il vulcano più attivo d’Europa, oltre a esercitare un grande fascino, può riservare anche qualche sorpresa. Meglio conoscere in anticipo le difficoltà e i pericoli che possono insorgere.
Volotea vi fornisce alcuni consigli per prepararvi all’ascesa di questo celebre vulcano con una storia di 500.000 anni.
L’Etna: il secondo vulcano più alto d’Europa
Se avete intenzione di scalare l’Etna durante un viaggio in Sicilia, le informazioni seguenti vi potrebbero essere utili. Prima di tutto è importante sapere che il vulcano raggiunge i 3300 metri di altitudine ed è il secondo vulcano più alto d’Europa dopo il Teide di Tenerife (3718 m). Le sue pendici sono costituite da colate di lava e cenere, sovrapposte l’una sull’altra, caratteristica che lo colloca nella categoria degli stratovulcani, ovvero forgiati dal susseguirsi delle eruzioni.
Tuttora attivo, l’Etna si è svegliato l’ultima volta nel 2016 regalando uno spettacolo straordinario di fontane di lava ed esplosioni. Fortunatamente i suoi brutali risvegli non hanno comportato pericoli per la popolazione e sono stati particolarmente apprezzati dai turisti presenti. Per studiare la forza del gigante siciliano, i vulcanologi esplorano regolarmente i tunnel di lava prodotti durante le eruzioni, che portano alla formazione di grotte di eccezionale interesse geologico.
Ai piedi del vulcano, i negozi di souvenir non mancano di sfruttare la notorietà del sito esponendo oggetti in lava scolpita accanto a specialità locali come miele, pistacchio di Bronte, panelle, ecc. Durante le visite organizzate, le guide amano raccontare i miti e le leggende dell’Etna: come Efesto rese questo luogo unico una fucina e lo trasformò in un vulcano, o come Tifeo fu condannato da Giove a sostenere per sempre la Sicilia rimanendo legato a essa…
Cosa mettere in valigia per salire sull’Etna?
La Sicilia, l’isola più grande del Mediterraneo, gode di un clima particolarmente temperato con estati calde e secche e inverni miti con una temperatura media di 15°C. In valigia, pertanto, conviene mettere per lo più abiti leggeri e infradito. Tuttavia, se avete intenzione di salire sull’Etna, dovreste anche portare delle buone scarpe da trekking e abbigliamento a strati, anche caldo, per proteggervi durante l’ascensione. Come potete immaginare, più si sale in quota, più la temperatura scende e il vento aumenta. Se non volete ritrovarvi congelati e impossibilitati a proseguire, è consigliabile portare due bagagli: uno per il sole e l’altro per l’alta montagna.
Per quanto riguarda le scarpe, scegliete un marchio di qualità, specializzato in escursionismo, con suole adatte per evitare di scivolare sul pietrisco e di cadere. Per concedervi una giornata di cammino senza pensieri, infilate nello zaino qualche provvista e diverse bottiglie d’acqua, oltre a un kit di sopravvivenza base.
Quali sono le tappe imperdibili della scalata dell’Etna?
Per voi è inconcepibile visitare la Sicilia senza salire sull’Etna? Sono possibili diverse soluzioni.Se non volete camminare troppo, potete prendere la funicolare che vi porterà a 2500 m sul livello del mare, a meno di 1000 m dalla vetta. Il terminal della Funivia dell’Etna si trova sul versante sud e offre una vista straordinaria sulla regione. La vostra salita prosegue poi su un veicolo 4X4 o, per i più coraggiosi, a piedi: fino a 2700 m senza guida o fino alla cima accompagnati da una guida esperta.
L’altra opzione è quella di organizzare un’escursione con partenza da Catania e cogliere l’occasione per immergersi nella cultura siciliana. In questo caso prevedete alcune fermate che renderanno memorabile il viaggio. Sono diversi i luoghi che vale la pena visitare:
- ai piedi dell’Etna, Nicolosi è tanto tipico quanto affascinante, grazie alle numerose infrastrutture dedicate al turismo e alla stazione sciistica;
- il Rifugio Sapienza, a 1900 m di altitudine, è vicino agli impianti di risalita che portano ai crateri sommitali: vi si può mangiare e anche dormire;
- ben posizionato sul versante nord: il rifugio Piano Provenzana offre tutto il comfort che ci si aspetta dopo una vertiginosa salita.
Dopo l’escursione sulle pendici dell’Etna…
Scalare l’Etna è un’esperienza che lascia molti ricordi. Il vulcano rivela sorprese, lascia a bocca aperta e a volte spaventa. Tuttavia, se volete sfruttare al meglio il vostro soggiorno, Volotea vi consiglia altre attività altrettanto entusiasmanti. Ad esempio:
- nuotare e godersi il fascino delle più belle spiagge nei pressi dell’Etna: la spiaggia di Taormina, le spiagge della costa catanese di Aci Trezza e Aci Castello, ecc…
- visitare i siti archeologici: la Valle dei Templi di Agrigento, la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina o l’antico teatro di Tindari. Imprescindibili, queste escursioni offrono una eccezionale ricchezza culturale;
- partecipare alla degustazione delle specialità locali e del vino siciliano (ovviamente con moderazione): immancabile, la tradizionale granita con panna montata e brioche per iniziare la giornata con dolcezza, ma anche gli innumerevoli piatti a base di salumi, pasta o formaggi come il pizzolo, una sorta di pizza tagliata a metà e riccamente farcita. Per quanto riguarda i dolci, come si può resistere alle paste di mandorle, ai cannoli con la ricotta e alla cassata?
Per chi vuole scoprire i misteri dell’Etna senza stancarsi o prendere freddo, c’è un’altra soluzione: il volo in elicottero. L’esperienza, che dura in media un’ora, offre molte vedute: sul vulcano, naturalmente, ma anche sulla costa ionica, sulla campagna siciliana e i suoi vasti aranceti, sulla città di Taormina e i pittoreschi paesi dei dintorni… Ognuno, pertanto, potrà organizzare il proprio viaggio in Sicilia e la scoperta dell’Etna secondo i propri desideri e il proprio budget!